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Deus Ex: Mankind Divided: un buon gioco che necessita di un sequel

  • 2 apr 2024
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 25 apr 2024


un immagine di Deus Ex: Mankind Divided


Tutti abbiamo quei titoli da recuperare, quelli che vogliamo giocare da tempo immemore ma che, per un motivo o per un altro, rimandiamo continuamente: ecco, Deus Ex: Mankind Divided è uno di quei titoli e in questo articolo vorrei spiegarvi il perchè meriti un sequel.

(Ci tengo a precisare che in questo articolo non saranno presenti spoiler, solo riferimenti generici a momenti della storia).



 

Un momento tanto atteso

 

Dopo aver ritardato infinite volte, finalmente una settimana fa quel momento è arrivato, complice l'arrivo di Deus Ex tra i giochi gratis offerti settimanalmente dall'Epic Games Store e un periodo in cui ero indeciso sui giochi da provare. Così ho deciso di scaricarlo e finalmente dedicarmi completamente all'avventura.

Ero euforico. Poter vedere più di 10 minuti di riassunto dei titoli precedenti ha smorzato il mio entusiasmo, ma dall’altra parte, mi ha presentato un mondo di gioco davvero affascinante e intrigante: un mondo in cui le tecnologie si sono evolute e sono state integrate con gli esseri umani attraverso potenziamenti e innesti in grado di migliorare sensibilmente la vita di chi li possiede, che vengono chiamati "i potenziati".


I potenziati non vengono però accettati dai normali esseri umani che li considerano dei "rottami", "lattine", esseri pericolosi da allontanare. Si giustifica così la violenza che le forze di polizie attuano senza problemi su questi individui, creando un clima di alta tensione tra i normali e i potenziati che sfocia anche in alcuni attacchi terroristici.

Un tema molto forte e ancora attuale che rende il mondo di Deus Ex, già solo dal filmato introduttivo, memorabile e unico nel suo genere.



 

Finalmente si gioca

 

Dopo il lungo filmato introduttivo parte l'introduzione di Deus Ex: Mankind Divided, una sequenza che fa da tutorial e mostra le potenzialità del combat system: armi da fuoco, abilità avanzate legate ai potenziamenti del protagonista, Adam Jensen, e vari gadget per affrontare in modo diverso gli ostacoli che il gioco ci metterà contro. Avremo a disposizione granate shock, a gas, a grappolo, fucili a cannale liscia, cecchini, pistole stordenti e con i proiettili, tutto questo contenuto nel nostro inventario che ci permetterà di modificare ulteriormente i nostri gadget e di scegliere cosa tenere e cosa eliminare. Ci verrà chiesto di scegliere in più di un occasione cosa fare ma, anche durante il gioco, queste scelte andranno raramente a influire sulla trama generale; un grande peccato!


In generale l'introduzione risulta davvero poco ispirata e in alcuni frangenti poco chiara, più un pretesto per introdurti nel gioco che una vera sezione di quest'ultimo. Un tutorial separato dall'introduzione avrebbe dato il giusto spazio al contesto narrativo, mostrare situazioni maggiormente stimolanti e magari dare un'idea del level design che nell'introduzione appare molto approssimativo rispetto a quello del gioco effettivo.

Nonostante ciò, gli eventi dell'introduzione avranno un ruolo importante nella trama, con risvolti successivi e continui rimandi per tutta l'avventura.



 

La trama

 

Dall'inizio alla fine la trama è ben orchestrata, con momenti davvero memorabili. Si ha continuamente la sensazione di essere in quel mondo e le violenze sui potenziati mostrate durante il gioco riescono nel loro intento: colpire emotivamente il giocatore che, nel momento in cui dovrà scegliere dove schierarsi, verrà sommerso dai dubbi e dalle incertezze.

Anche le storie secondarie sono ben amalgamate nella storia e hanno il loro peso sulla trama generale, anche se una maggiore integrazione di quest'ultime nel mondo di gioco avrebbe di sicuro giovato all'esperienza.

Unico grande difetto è il finale che appare superficiale e troncato a metà, senza dare una giusta conclusione alle storie dei personaggi, lasciandoli in bilico in un mondo in continuo cambiamento.


Per non fare spoiler, passiamo direttamente ai pro e ai contro che spiegano in modo generale le mie sensazioni sul gioco per concludere l'articolo ricollegandomi al titolo.



 

I PRO

 

  • Graficamente invidiabile con alcune superfici e alcuni scorci di altissimo livello nonostante siano passati 8 anni dall'uscita.

  • Mondo di gioco studiato nei minimi dettagli con ambienti ben realizzati e una lore incredibile.

  • Personaggi secondari ben caratterizzati, con le ambizioni e le debolezze ben evidenti.

  • Combat system curato e con una buona varietà di approcci.

  • Stealth soddisfacente.


  • Missioni secondarie interessanti.


  • Doppiaggio italiano di buon livello.



 

I CONTRO

 

  • Longevità scarsa.


  • Trama interrotta a metà che necessiterà di un sequel per concludersi.


  • Introduzione derivativa e poco coinvolgente.


  • Antagonista prevedibile e poco approfondito.


  • Nessuna crescita del personaggio durante l'avventura, arrivati al finale Adam Jensen non è cambiato di una virgola.



 

Quindi necessita di un sequel?

 

La risposta è , assolutamente. Con un finale inconcludente è necessario un seguito che concluda la storia e che dia il giusto peso agli eventi di Mankind Divided che attualmente non fanno percepire un vero cambiamento negli equilibri del mondo, come un episodio di una delle tante stagioni di una serie tv.


Speriamo che Eidos Montreal si decida a dare un seguito a Deus Ex: Mankind Divided e dare la giusta conclusione a questa memorabile avventura.


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