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Licenziamenti nell'industria dei videogiochi: la situazione continua a peggiorare

  • 4 mag 2024
  • Tempo di lettura: 3 min

Take-Two Interactive

Il 2023 è stato un periodo ricco di uscite di spessore come Zelda: Tears of the Kingdom, Baldur's Gate 3, Final Fantasy XVI e Alan Wake II, ma che verrà ricordato anche per essere l'anno che ha visto l'industria videoludica cedere, sia per gli investimenti sempre maggiori sia per una continua pressione degli investitori per fare uscire i giochi (ne ho parlato nello speciale sui tripla A e la loro sostenibilità).


Con oltre 6.000 licenziamenti, la chiusura di studi di sviluppo storici e molti progetti cancellati, c'è stato un vero e proprio tracollo che ha coinvolto sia i grandi publisher sia i team Indie. Così, finito l'anno, si sperava in un 2024 migliore invece in pochi mesi non solo il trend negativo è continuato ma è addirittura peggiorato significativamente.


Se mi concedete cinque minuti del vostro tempo, vi illustrerò brevemente gli attuali sviluppi nell'industria dei videogiochi e perché questi dovrebbero allarmare anche noi giocatori.



 

Un 2024 già drammatico

 
Kerbal Space Program 2
Uno dei tanti giochi colpiti dai licenziamenti

Secondo un articolo di Kotaku, in appena 88 giorni dall'inizio del 2024 sono stati annunciati più di 8800 licenziamenti; le principali compagnie colpite sono state:

  • Unity Software - 1800

  • Riot Games - 530

  • Microsoft - 1900

  • Sony Interactive Entertainment - 900

  • Electronic Arts - circa 670

  • e molte altre...


In meno di un trimestre, si è già superato l'allarmante risultato del 2023, indicativo di un trend che non mostra segni di arresto nel breve termine.

Per quanto riguarda aprile, secondo i dati di Game Industry Layoffs project, c'è stato un incremento del 132,7% anno su anno. Ad aprile 2023 vi sono stati 431 licenziamenti, mentre durante lo scorso mese sono stati almeno 1000.


Solo nell'ultimo periodo, sono stati annunciati licenziamenti da Take-Two Interactive di circa 600 persone, chiudendo Roll7 e Intercept Games, ovvero i team di sviluppo rispettivamente delle serie OlliOlli e Kerbal Space Program, e attuando una riduzione del personale di Private Division.


Questi dati sono preoccupanti e, se nel 2023 i licenziamenti potevano essere giustificati dalle numerose assunzioni fatte durante la pandemia, nel 2024 questa spiegazione non è più valida. Le aziende, per contenere i costi (come nel caso della recente frammentazione dell'Embracer Group) e per non deludere gli investitori, optano per il taglio del personale piuttosto che per la revisione delle strategie. Di conseguenza, entrare nel settore dei videogiochi diventa rischioso e ottenere un lavoro è difficile, data la presenza di molti sviluppatori esperti in cerca di occupazione.



 

Un problema anche per i giocatori

 
Red Dead Redemption 2

"Si può scoprire di più su una persona in un’ora di gioco che in un anno di conversazione." (Platone)


Una citazione che a mio parere spiega in una manciata di parole la vera essenza del gioco e del videogioco: quando si gioca si è completamente immersi in quel mondo e ci si esprime liberamente, senza preoccuparsi del mondo reale. D'altronde giochi come Call of Duty o Grand Theft Auto rappresentano situazioni che nella realtà appaiono tristi e cupe, ma che nel videogioco diventano semplicemente una forma di divertimento: nel momento in cui si preme il grilletto non si sta eliminando un essere umano, ma qualche riga di codice.


C'è chi tutto questo non lo considera una forma d'arte, bensì come una mera perdita di tempo. Io non sono d'accordo: giocare è un modo per rilassarsi e concedersi una pausa dall'ansia e dalle paure della vita, è lasciarsi travolgere dal mondo di gioco, essere parte di una storia, prendere scelte difficili che possono influenzare l'esito dei personaggi, divertirsi da soli o in compagnia.


Questo preambolo serve a dire che perdere gli sviluppatori dei giochi che ci hanno emozionato, fatto ridere o anche piangere è una perdita; vedere team di sviluppo storici chiudere è una perdita; ridurre i videogiochi a una mera questione di soldi è una perdita.


Quindi, l'incessante ondata di licenziamenti dovrebbe suonare un campanello d'allarme e renderci consapevoli del crescente rischio di perdere l'enorme valore che i videogiochi rappresentano.



Fonti:

 

Si conclude così lo speciale dedicato ai licenziamenti nell'industria dei videogiochi!


Se hai trovato utile l'articolo, controlla il sito per non perderti i nostri articoli sui videogiochi!

Ad esempio: sapevi che recentemente si è tenuto il nuovo ID@Xbox, l'evento dedicato agli Indie in arrivo su Xbox?


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